“Quando Bio non è sinonimo di verde”, è questo il sottotitolo del rapporto pubblicato da Greenpeace sulle politiche dell'Unione Europea in materia di Biocarburanti. Un sottotitolo che la dice lunga e rende perfettamente l'idea di come politiche sbagliate, nonostante le buone intenzioni, possano portare a conseguenze gravi nell'ecosistema mondiale.
Stando ai dati del rapporto l'Europa aumenterà del 9% entro il 2020 l'utilizzo dei biocarburanti nel settore del trasporto e ciò comporterà un cambio d'uso di ben 69.000 km² di suolo nei prossimi 10 anni. Ciò equivale a dire che un'area pari al doppio della superficie del Belgio verrà destinata alle colture energetiche a discapito di quelle agricole che dovranno trovare spazio in terreni ora occupati da foreste o da comunità più povere.
Tutto ciò avrà serie ripercussioni a livello ambientale, infatti si prevede un'aggiunta di emissioni di gas serra che oscilla tra i 27 e i 56 milioni di tonnellate.
Cinque i paesi dell'Unione maggiormente responsabili di quest'aggiunta di emissioni: Inghilterra, Spagna, Germania, Italia e Francia. Il rapporto inoltre è stato pubblicato a poche settimane dallo studio sul "Cambio indiretto dell'uso dei suoli" (ILUC) che la Commissione europea dovrà presentare entro fine anno.
Cinque i paesi dell'Unione maggiormente responsabili di quest'aggiunta di emissioni: Inghilterra, Spagna, Germania, Italia e Francia. Il rapporto inoltre è stato pubblicato a poche settimane dallo studio sul "Cambio indiretto dell'uso dei suoli" (ILUC) che la Commissione europea dovrà presentare entro fine anno.
Secondo Chiara Campione, responsabile della campagna Foreste di Greenpeace Italia, foreste ed interi ecosistemi sono gravemente a rischio solo per riempire i serbatoi di benzina verde che poi così “verde” in realtà non è.
Il rapporto è stato lanciato da una larga coalizione di ONG europee, composta da Greenpeace, ActionAid, Bird Life International, Client Earth, European Environmental Bureau, Fern, Friends of the Earth Europe, Wetlands International, Transport & Environment.
Il rapporto è stato lanciato da una larga coalizione di ONG europee, composta da Greenpeace, ActionAid, Bird Life International, Client Earth, European Environmental Bureau, Fern, Friends of the Earth Europe, Wetlands International, Transport & Environment.
Roberto D'Amico
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