giovedì 4 novembre 2010

Un comitato per dire nuovamente NO al nucleare!


Sono passati quasi 23 anni dall'8 novembre 1987, il giorno dei tre referendum abrogativi che proibirono l'utilizzo e la costruzione di centrali nucleari in Italia. Più dell'85% dei votanti si schierò a favore dell'abrogazione degli interventi statali in caso di rifiuto da parte di un comune di costruire centrali sul proprio territorio, dell'abrogazione dei contributi di compensazione agli enti locali per la presenza di centrali nucleari nel proprio territorio ed infine dell'esclusione di ogni possibilità per l'Enel di partecipare alla costruzione di centrali all'estero. Proprio per sottolineare l'importanza di quel referendum, che sembra oggi dimenticato da chi propone ed auspica un ritorno al nucleare, è stata organizzata per la giornata di oggi una conferenza stampa a Roma per presentare i rischi per la salute e i costi di una centrale atomica.
La conferenza si è svolta alle ore 11.00 presso la Sala Margana in Via Margana 41 ed è stata promossa dal Comitato Nazionale “Fermiamo il nucleare, non serve all’Italia”.
Il comitato è promosso dalle maggiori associazioni ambientaliste ed animaliste nazionali: Legambiente, Greenpeace, WWF Italia, LAV, Lipu, Fare Verde, Italia Nostra, Accademia Kronos, Amici della Terra, Ambiente e Lavoro, Associazione Mediterranea per la Natura, Comitato SI alle energie rinnovabili NO al nucleare, Forum Ambientalista, Mountain Wilderness, Pro Natura, The Jane Goodall Institute Italia e VAS.
Nel corso della conferenza sono state presentate tutte le iniziative del comitato tra cui la mobilitazione a favore dello sviluppo dell'efficienza energetica e delle energie rinnovabili in programma in tutta Italia sabato 6 e domenica 7 novembre.
Roberto D'Amico

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